COMUNICATO STAMPA
PANICALE -TEATRO CESARE CAPORALIMERCOLEDI' 5 gennaio ore 21.00
LA SEVA PADRONA- G.B. PERGOLESI
A cura della Compagnia del Sole, Pan Kalon, e Teatro Santa Cristina di Porano Celebre intermezzo buffo di Giovan Battista Pergolesi, composta sul libretto di Gennaro Antonio Federico. Da semplici intermezzi, antesignani degli intervalli pubblicitari, con il tempo hanno acquistato popolarità superando addirittura le opere alle quali erano collegate e tra tutte "La serva padrona " è considerata la madre di tutto il teatro comico dopo una serie di dibattiti "querelle des buffons" che gli illuministi a metà del '700 fecero sul teatro comico. Tanto clamore, in quanto proveniente da Parigi, non poteva naturalmente non provocare una vasta risonanza su scala europea, cui contribuirono anche l'aura di leggenda intorno alla precoce morte di Pergolesi (a soli ventisei anni), lo svilupparsi di un inedito interesse per i periodi precedenti della storia della musica e la formazione di un repertorio di titoli operistici. Ignara di tanta fortuna postuma, La serva padrona era nata nel 1733 in un contesto del tutto differente, con la funzione di intermezzi tra gli atti del dramma per musica Il prigionier superbo di Pergolesi stesso, rappresentato al teatro San Bartolomeo di Napoli in occasione del compleanno dell'imperatrice Elisabetta Cristina (il 28 agosto, data della 'prima') interpretata da un cantante di grandi qualità: Gioacchino Corrado
TRAMA: Un ricco e non più giovane signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie: Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in verità è il servo Vespone che, travestito da soldato, chiede a Uberto una dote di 4000 scudi. Per non pagarli Uberto sposa Serpina, la quale da serva diventa padrona.
Al Caporali si ripeterà la magia di uno spettacolo che ha inaugurato la Stagione del Teatro Santa Cristina di Porano lo scorso 23 ottobre e ha consacrato un connubio speciale tra uno dei maggiori Teatri Umbri e uno dei direttori artistici del Teatro di Panicale, Virgilio Bianconi che ha curato la regia, l'allestimento scenico rivestendo i personaggi con sontuosi costumi e riempiendo la scena di oggetti scelti con gusto capaci di creare uno spazio di azione ottimamente caratterizzato.Il risultato è stato uno spettacolo scoppiettante pieno di gag e trovate sceniche sfrondando il genere tardo -barocco dalle leziosità scarnificate , attualizzandolo ed evidenziandone tutto il lato comico. Francesca Bruni-Serpina, Nicola Ebau-Uberto, Daniele Batella nel ruolo del bistrattato servo Vespone e Davide Simoncini in quello di un lezioso couturier d'antan. Tempi comici perfetti per tutti. Clavicembalo Angela Naccari;
Orchestra "Orvietarmonico" -quintetto d'archi- direttore Patrick Murray
Regia , scene e costumi: Virgilio Bianconi
PRENOTAZIONI: 327-9923665prevendita a teatro 075.837710
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