Presentazione stagione concertistica 1993-94

STAGIONE CONCERTISTICA 2010 - 2011
Presentazione artistica del cartellone La Stagione concertistica 2010-2011 , organizzata dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer”
ONLUS di Gorizia, con il patrocinio, il contributo e la coorganizzazione del Comune di Gorizia, con il patrocinio e il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si distingue nel panorama nazionale per il livello e la varietà delle proposte.
Da sottolineare l’attenzione verso le commemorazioni di grandi musicisti: nel 2010, Isaac ALBÉNIZ (150°
della nascita), Luigi CHERUBINI (250° della nascita), Fryderyk Franciszek CHOPIN (200° della nascita),
Giovanni Battista PERGOLESI (300° della nascita), Robert SCHUMANN (200° della nascita); nel 2011: Stanislao
GASTALDON (150° della nascita), Franz LISZT (200° della nascita), Nino ROTA (100° della nascita).
Dieci i Concerti proposti, che si terranno tutti con inizio alle ore 20.45, all’Auditorium di Gorizia, sala
perfetta come acustica e accoglienza.
Venerdì 22 Ottobre 2010, si terrà l’inaugurazione dei “Concerti della Sera” 2010-2011, con la FILARMONICA
“Mihai JORA” di BACAU, diretta dal M° Ovidiu BALAN con la partecipazione solistica del pianista Roberto
CAPPELLO.
In apertura di programma verrà proposta la “Moldava”, brano tratto dal ciclo dei Poemi sinfonici di B. SMETANA. Si ispira al fiume Moldava, che scende tra le rocce, gorgoglia gaio, si allarga lentamente e dalle sue rive echeggiano richiami di caccia e di danze paesane: la musica ci farà intuire queste brillanti sonorità.
Dopo la Moldava è la volta di due Concerti per pianoforte e orchestra, rispettivamente il Concerto n. 2 in Fa minore di F. CHOPIN e il Concerto in La min. di R. SCHUMANN nell’interpretazione pianistica di Roberto
CAPPELLO (già 1° Premio “Busoni”). Il Concerto di F. Chopin, scritto dall’autore a 19 anni, mette in assoluta
preminenza la parte solistica sulla base di un accompagnamento d’orchestra discreto. Il concerto che scrisse Schumann nella sua piena maturità è una creazione mirabile. Il pianoforte non è solo lo strumento solista, ma entra con l’orchestra in un dialogo equilibrato e affascinante. E’ un programma unico, sia per bellezza sia per difficoltà in quanto, raramente (anzi quasi mai) - nella stessa serata - si possono ascoltare due concerti così “grandiosi”.
Venerdì 5 Novembre 2010. Il secondo concerto della Stagione vedrà protagonista la NUOVA
ORCHESTRA”FERRUCCIO BUSONI” di Trieste – per la prima volta ospite della nostra città – diretta dal
valente Massimo BELLI, con la partecipazione solistica della violinista Miryam DAL DON già laureata al
Concorso Internazionale “Premio Rodolfo Lipizer” e oggi primo violino dell’Orchestra Sinfonica del Teatro “G. Verdi” di Trieste. Il programma è senz’altro un omaggio a Mozart – con l’eccezione del Rondò in La magg. per violino e archi di F. SCHUBERT, dove il violino – dopo un’introduzione dell’orchestra – viene trattato in modo virtuosistico. Il “La” alla serata sarà dato dalla Sinfonia n. 49 in Fa min. di F.J. HAYDN, nota come “La passione” e definita, impropriamente, “cupa e tragica”. Al contrario – sorprendentemente in contrasto con il titolo trasmesso da una fonte viennese – le parti sono ricche di “humor” bonario. Sarà quindi la volta della brillante presenza della solista Myriam Dal Don, inteprete del Concerto n. 5 in La magg. KV 219 per violino e orchestra di W.A. MOZART . L’autore, essendo anche un valente violinista, trattò lo strumento solista con grande maestria, unendo tecnica ed espressività ad arte. Seguirà, quindi, il coinvolgente Rondò di Schubert summenzionato. A concludere il secondo “Concerto della Sera” ancora MOZART con “Ein musikalischer Spass” KV 522 per orchestra , ovvero uno “Scherzo musicale”, con il quale vuole criticare i compositori privi di talento e di cultura musicale. Anche quest’opera-“Spass” rivela il talento del grande musicista, che “finge di non saper creare”, per cui la composizione contiene vari errori “voluti”: le ripetizioni ossessive del tema, l’uso sgradevole dei corni e addirittura accordi di cinque diverse tonalità nel finale, che creano un violentissimo contrasto: un vero divertimento!
Venerdì 26 Novembre 2010 verrà rappresentato - nella prima parte - “IL GIOCATORE”, intermezzo in tre atti di
Luigi CHERUBINI su libretto di C. Goldoni. Nella seconda parte “LA SERVA PADRONA” - intermezzo buffo
in due atti di Giovanni Battista PERGOLESI , su libretto di G.A. Federico. Entrambi proposti in allestimento
semi-scenico dall’ OPERA GIOCOSA ITALIANA. Nell’operina “Il giocatore” la storia è molto semplice:
Serpilla vuol separarsi dal marito Bacocco che la trascura a causa del vizio del gioco al punto da impegnare pure la dote. Decide quindi di far ricorso al giudice per ottenere il divorzio, ma questi non è che lo stesso marito travestito, il quale tenta delle avances e, sentendosi incoraggiato, si accende di gelosia. Fattosi riconoscere, Bacocco scaccia la moglie che è costretta a mendicare per le strade. Quando, però, i due s’incontrano casualmente, l’amore divampa di nuovo e torneranno insieme. L’operina buffa “La serva padrona” fu
rappresentata per la prima volta all’Opera di Parigi nel 1752. Serpina governa la casa del ricco scapolo Uberto con prepotenza. Per sfuggire ai suoi capricci, Uberto dichiara di avere intenzione di sposarsi. Serpina vorrebbe diventare lei stessa la padrona di casa e per ingelosire Ubaldo gli presenta tale Capitan Tempesta, come suo spasimante (che in realtà è il servo Vespone travestito). Come prevedibile tutto si risolve nel migliore dei modi. Sposando Serpina, Ubaldo trasforma la “serva” in padrona (sic!).
Giovedì 30 Dicembre 2010
il tradizionale e vivamente atteso “Concerto di Fine Anno”, vedrà protagonista della
prima parte la violinista estone Triin RUUBEL, “Premio speciale del pubblico” al 29° Concorso Internazionale di
Violino “Premio Rodolfo Lipizer” 2010 , con la BALKAN FESTIVAL ORCHESTRA (52 elementi), diretta
magistralmente - per la prima volta (essendo il M° Balan ingaggiato in Cina) - dal M° Robert GUTTER (U.S.A.)
e una coppia di cantanti di ottimo livello: il soprano Erika REGULYOVA e il bass-baritono goriziano Eugenio
LEGGIADRI GALLANI. La festosa serata si aprirà con “ Scherzo” dalla Sinfonia n. 3 in Mi bem. magg. op. 97
“Rheinische” di R. SCHUMANN, e proseguirà con due magistrali pagine per violino e orchestra, il Concerto in Sol min. op. 96 di M. BRUCH e di P. de SARASATE Carmen Fantasia op. 25. La seconda parte proseguirà con le godibili musiche degli STRAUSS (Valzer, Polke, Mazurke, Marce, ecc.) - secondo la migliore tradizione viennese - intercalate dall’aria per soprano “Canto alla luna” dall’Opera “Rusalka” di A. DVORAK, dalla romanza “Musica proibita” per baritono di S. GASTALDON e i duetti “Balla la giava” e “Fox della luna” tratti dall’Operetta “Il Paese dei campanelli” di V. RANZATO.
Venerdì 14 Gennaio 2011. Dopo le feste natalizie un appuntamento di qualità con il r ecital del pianista russo
Alexei NABIOULIN, artista di ottimo livello, vincitore del Primo Premio al Concorso Internazionale di Pianoforte
“A. Casagrande”, competizione membro della Federazione Mondiale dei Concorsi Internazionali di Musica di Ginevra. Il pianista eseguirà, di CHOPIN, la Fantasia in Fa minore, la Barcarolle op. 60 in Fa diesis magg. e la Sonata in Si min. op. 58, opere assolutamente geniali, composte da un “eccelso pianista” per un altrettanto ottimo interprete, Seguiranno tre “Studi da concerto”: “Il lamento”, “La leggerezza” e “Un sospiro”, nonché la Sonata quasi una fantasia “Apres une lecture de Dante” di LISZT, anch’egli un pianista “inarrivabile”, che scrisse opere adatte alla sua altezza e che verranno eseguite, senz’altro, con grande maestria dal pianista russo.
Venerdì 28 Gennaio 2011. Il secondo concerto del 2011 vedrà protagonista il “ VIOZZI GUITAR DUO”, di cui
interpreti saranno i noti chitarristi Fabio CASCIOLI e Giulio CHIANDETTI che proporranno un programma
molto godibile e altrettanto impegnativo. Nella prima parte, di Antoine de LHOYER, due “Duos concertans pour deux guitares op. 31”. A. de Lhoyer (1768), fu un ottimo chitarrista e uno dei più importanti compositori dell’800. La sua carriera militare però gli impedì di farsi conoscere all’epoca. Le sue opere vennero riscoperte solo una ventina d’anni fa. Esse hanno un linguaggio melodico, armonico e ritmico originale e innovativo. Nella seconda parte verranno eseguiti ben 5 “canti”, per lo più brillanti, di Isaac ALBENIZ, autore spagnolo, che coniuga l’originaria ispirazione iberica alle nuove tendenze impressioniste, una fusione che conferisce alla sue composizioni un linguaggio unico: poetico e sanguigno. A conclusione del programma il “Tango Suite” di Astor PIAZZOLLA, composizione per 2 chitarre, di ottima fattura, in cui i due strumenti dialogano e s’intrecciano con gran virtuosismo in un’esplosione di temi colorati.
Venerdì 11 Febbraio 2011. Ancora due artisti russi per il prosieguo della Stagione e precisamente il brillante
giovane violinista Dmitry SEREBRENNIKOV, laureato del “Premio Rodolfo Lipizer” 2010 , e la bravissima
pianista Inga DZEKTSER, già apprezzata come accompagnatrice ufficiale al "Premio Lipizer". Godibile, ma
altrettanto impegnativo il programma proposto: Sonata n. 3 in Re min. op. 108 di J. BRAHMS; Sonata in Sol min. di C. DEBUSSY; Meditation e Valzer - Scherzo di P. CIAIKOVSKI e Polonaise in Re magg. di H. WIENIAWSKI.
Venerdì 25 Febbraio 2011, un appuntamento brillante con la TRIESTE EARLY JAZZ ORCHESTRA con la
collaborazione del cantante Paolo VENIER. E’ composta da 1 violino, 2 sax alti, 1 sax tenore, 2 trombe, 1
trombone, bassotuba, chitarra, pianoforte e batteria. La direzione è affidata al M° LIVIO LAURENTI, anche direttore della Joplin Ragtime Orchestra. È stata sua l'idea di continuare il percorso iniziato con la JRO per esplorare i dieci anni che vanno dal 1924 al 1934 circa, quando il ragtime fu accantonato per dare spazio al jazz nelle sue prime forme orchestrali allargate. Gli arrangiamenti sono originali d'epoca e comprendono composizioni di D. Ellington, F. Henderson, G. Gershwin, ecc. Si ripercorrono i "ruggenti anni ‘20", dove blues e ritmi swing si intrecciano per costituire una miscela brillante che ci riporta alle atmosfere del Cotton Club. La Trieste Early Jazz Orchestra ha debuttato nel luglio 2010 a Trieste nel festival Trieste Loves Jazz riscuotendo un clamoroso successo. Bravissimi i ballerini che si cimenteranno per la prima volta a Gorizia in queste danze: Samantha BENEDETTI e
Giovanni PANASITI (coreografie di Marisa BENES e Fulvio SETTOMINI).
Venerdì 11 marzo 2011. Altro piacevolissimo concerto con il NINO ROTA ENSEMBLE dal titolo “CINEMA &
MUSICA”. Il Nino Rota Ensemble è un gruppo tutto femminile, sorto nel 1995, anno del centenario della nascita del
Cinema. È composto da musiciste unite dalla stessa passione per la musica e per il cinema, che si presentano in sestetto con voce, violino, flauto, oboe-corno inglese, violoncello e pianoforte. Ha già realizzato centinaia di concerti in tutto il mondo (Svezia, Portogallo, Francia, Turchia, Taiwan, ecc.). Questo spettacolo vuole rendere omaggio al mondo del cinema ripercorrendo i più grandi temi e le più grandi colonne sonore scritte per importanti films tra cui “Forrest Gump”, “Amarcord”, “Nuovo Cinema Paradiso”, “Mission”, “Colazione da Tiffany”, “La Vita è bella”, “Titanic”, “La leggenda del Pianista sull’oceano” , “8 ½”, ecc. Le splendide melodie composte da grandi autori quali, Ennio Morricone, Nino Rota, Nicola Piovani.
Venerdì 25 Marzo 2011. Il concerto che chiuderà la Stagione 2010-2011 (che riprenderà in Ottobre 2011) è affidato
al QUARTETTO STRADIVARIUS composto dai violinisti Stefano PICOTTI e Caterina PICOTTI, Annalisa
CLEMENTE – viola e Andrea MUSTO – violoncello, che nella seconda parte, diverrà Quintetto con la partecipazione del chitarrista Giulio CHIANDETTI. In apertura della serata verrà eseguito il Quartetto in Sol magg. KV 156 che fa parte dei sei Quintetti composti tra il 1772 e ’73 “per ingannare il tempo”: così il giovane MOZART scrisse al padre Leopold. In realtà sono dei veri gioielli compositivi, che rispecchiano in modo suggestivo la piccola “crisi romantica” attraversata dall’adolescente Mozart. Seguirà l’interessante Quartetto in Mi min. di G. VERDI, unica testimonianza del genere scritta dall’autore. Nonostante dichiarasse apertamente la sua avversione per la musica cameristica il Quartetto in oggetto non è certo un “esperimento”, bensì dimostra dimestichezza con la tradizione del periodo romantico, pur rimanendo originale e personale. Nella seconda parte verrà proposto il Quintetto per chitarra con quartetto d’archi op. 143 di Mario CASTELNUOVO-TEDESCO , dedicato al celebre chitarrista Andrés Segovia. La prima esecuzione si tenne a Los Angeles proprio con lo stesso Segovia e il Quartetto Paganini. Il compositore definì la sua composizione “melodiosa e serena, in parte neoclassica e in parte neoromantica, quasi schubertiana”, autore preferito da Castelnuovo Tedesco. L’altro Quintetto “Jeromita Linares” (chitarra e quartetto d’archi) è opera del compositore argentino Carlos GUASTAVINO, principale esponente del nazionalismo romantico argentino. Dalla ricca vena melodica espressiva emerge, con vigore, anche lo spirito popolare folcloristico. È un’opera veramente accativante e coinvolgente per lo spettatore.

Source: http://www.associazioni.cralucinico.it/media/news/201_1117_doc.pdf

heartcheckmark.net

Medical Treatment __________________________________________ Not all children with congenital heart defects require treatment. Some may only need to be observed and visit their cardiologist. In other case, surgery or cardiac catheterization may be needed to reduce the effects of and/or repair the defect. Whether babies need surgical or catheterization treatment, they can develop conditions

A basedow-kórról

BETEGTÁJÉKOZTATÓ A BASEDOW-KÓR OKOZTA PAJZSMIRIGY-TÚLMÛ KÖDÉSRÕ L Az esetek nagy részében igen kellemetlen tünetekkel járó betegségrõl van szó. Szerencsére abetegség gyakorlatilag mindenkinél nagyon jól gyógyítható. A kezdeti nagyon kellemetlentüneteket kivétel nélkül hatékonyan meg lehet szüntetni. A betegség igazi problémáját kétdolog jelenti: az egyik

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